È proprio questa la domanda che ci siamo fatti.
L’energia a prezzo fisso è un buon affare?
A una prima riflessione, potremmo dire di si, l’energia a prezzo fisso sembra la miglior soluzione. Ma esiste un neo che da piccolo sta diventando molto grande e che senza dubbio trasforma la risposta alla nostra domanda.
L’energia a prezzo fisso è un buon affare? No e ti spiego perché.
Perché l’energia a prezzo fisso non è un buon affare
Ci sono fornitori, in particolare di gas a prezzo fisso, che non sono riusciti a trasferire i rincari agli utenti. L’impennata dei prezzi ha fatto quintuplicare in tre mesi il valore delle garanzie finanziarie richieste per operare sul mercato. Numerosi fornitori In Italia almeno dieci società sono già “saltate” e molte altre stanno per fare la stessa fine. In questi giorni infatti la materia prima subisce delle fluttuazioni di prezzo che sono davvero impressionanti.
La “guerra commerciale” con la Russia in pieno inverno miete vittime diverse da quelle della storica “campagna di Russia”. Oggi le guerre sono economiche ma le vittime, oltre alle suddette Società, alla fine siamo sempre noi: gli utenti.
Perché è importante scegliere il fornitore giusto
Oltre a dover subire le fluttuazioni, che si traducono in aumenti importanti in bolletta, subiamo anche il collasso di queste Società che ci obbligano a dover sopportare anche un nuovo fornitore, nuove condizioni, nuovi addebiti.
Sì, perché se il nostro attuale fornitore fallisce la materia prima (gas, luce) che ci permette di scaldarci, cucinare, leggere e vedere la TV, non viene meno nelle nostre case. Viene solamente riassegnata a un nuovo fornitore.
Le Società che sono fallite sono perlopiù gruppi che vendevano energia a prezzi fissi per cercare di contenere la volatilità, ma sono stati travolti dalla cavalcata delle materie prime.
Secondo un report di Bloomberg i default, oltre 40, hanno colpito Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Repubblica Ceca, Belgio, Finlandia, Singapore e Italia. Un fatto che sta riducendo la scelta di interlocutori da parte dei clienti, costringendo i governi a intervenire.
Molti gruppi non sono stati in grado di trasferire gli aumenti dei prezzi all’ingrosso perché le autorità nazionali prevedono spesso limiti agli importi che le società possono addebitare. Fra le società fallite vi sono, in Italia, Green Network e Cura Energia.
I rincari come sempre toccano le tasche dei consumatori
“Alla fine, i consumatori pagheranno prezzi più alti che mai” è l’inevitabile conclusione.
“Salvare” dal fallimento con iniziative di Stato comporterà inoltre un ulteriore costo che verrà recuperato attraverso bollette più salate.
I prezzi europei del gas e dell’elettricità sono stati estremamente volatili negli ultimi mesi fra aumento della domanda, scorte basse, manutenzioni dei reattori nucleari e flussi in calo dalla Russia che hanno ridotto le forniture.
Ma c’è una soluzione?
Dovremo ripensare le nostre abitudini.
Come posso risparmiare sulle mie bollette?
Invece di cercare un affare più economico dovremo migliorare l’efficienza energetica delle nostre case, ma soprattutto cambiare abitudini. Siamo degli straordinari energivori. Ne usiamo a quantità industriali nelle nostre case, quando le nostre case non sono industrie.
E per il fornitore?
Anche col fornitore dobbiamo cambiare abitudine: dovremo scegliere per un’Azienda capitalizzata, capace di affrontare le tempeste del mercato finanziario. Dovremo imparare a risparmiare con il nostro fornitore per …. non rimanere al buio.
La nostra scelta
Noi abbiamo scelto, anche per voi, un fornitore d’eccezione. Rispecchia le caratteristiche sopra elencate, è marchigiano, è un’azienda sana e strutturata.
E noi, da sempre, consigliamo ai nostri Clienti di non scommettere: l’energia è meglio se acquistata al prezzo variabile. Si evitano sorprese, speculazioni e, soprattutto, si evita di doversi trovare sballottati su nuovi fornitori, a nuove condizioni.